Dopo aver esplorato l’incredibile potenziale dell’energia solare, eolica e idroelettrica nel nostro precedente articolo, è ora il momento di addentrarci in altre energie rinnovabili altrettanto affascinanti e promettenti e sicuramente soluzioni chiave per il nostro futuro. In questa seconda parte del nostro viaggio attraverso le energie sostenibili, esploreremo tre ulteriori risorse: l’energia geotermica, l’energia da biomasse e l’energia del mare.
Approfondiremo ciascuna di queste fonti di energia rinnovabile, esaminando i loro benefici, le sfide e il loro impatto sul futuro dell’energia sostenibile soprattutto in Italia. Scopriremo come queste tecnologie stanno plasmando il nostro mondo verso un futuro più verde e più prospero.

Energia geotermica: sfruttare il calore della terra
L’energia geotermica sfrutta il calore naturale presente nel sottosuolo per produrre elettricità e calore. Le centrali geotermiche possono essere trovate in regioni con elevata attività vulcanica o in aree geologicamente favorevoli. Questa forma di energia rinnovabile è particolarmente interessante per la sua costanza e affidabilità, poiché non dipende dalle condizioni atmosferiche esterne. L’energia geotermica offre un’eccellente opportunità per ridurre le emissioni di carbonio e fornire una fonte di energia stabile e sostenibile.
L’energia geotermica in Italia ha una lunga storia e continua a svolgere un ruolo significativo nella produzione di energia rinnovabile. Alla fine del 2021, l’Italia aveva una potenza geotermica di circa 1.100 MW, che produce 6 TWh all’anno, pari al 5% dell’energia green nazionale.

L’Italia: un potenziale geotermico inesplorato e le sfide del futuro
La maggior parte degli impianti geotermici si trova in Toscana, in particolare nella provincia di Pisa, a Larderello, dove è stato costruito il primo impianto geotermico della storia. Nonostante l’industria geotermica italiana abbia diversi progetti in cantiere che potrebbero raddoppiare il numero degli impianti presenti sul territorio, il quadro dei permessi e delle certificazioni ha lasciato questi progetti nel limbo per quasi un decennio.
L’Italia ha un potenziale di energia geotermica estraibile e sfruttabile che si stima valga tra i 500 milioni e i 10 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente. Vale a dire, tra i 5.800 e i 116mila terawattora di energia, a fronte di un fabbisogno annuo di poco superiore ai 300 terawattora. Nonostante questo, l’energia geotermica occupa un ruolo ancora relativamente marginale nel paniere italiano dell’energia, fermandosi a qualche punto percentuale appena. Tuttavia, l’Italia si colloca tra i principali produttori di energia geotermica a livello europeo, oltre che nel contesto mondiale.
Energia da biomasse: trasformare i rifiuti in risorse
L’energia da biomasse si basa sull’utilizzo di materiali organici, come legno, residui agricoli e rifiuti organici, per produrre calore ed elettricità. Questa forma di energia rinnovabile offre un doppio vantaggio: riduce i rifiuti e fornisce una fonte energetica pulita e rinnovabile. Gli impianti di produzione di energia da biomasse possono essere integrati con altre attività agricole e forestali, contribuendo così a promuovere la sostenibilità economica e ambientale.
In Italia, l’energia da biomasse ha un ruolo significativo nella produzione di energia rinnovabile. Alla fine del 2019, nel nostro paese erano attivi 2.753 impianti a biogas e biomassa, per una produzione totale di 17.231.787 MWh, pari al 5,4% della copertura del fabbisogno nazionale.
Le biomasse solide, come la legna da ardere e il pellet, utilizzate per il riscaldamento domestico, occupano il primo posto delle rinnovabili termiche con quasi 8 mega tonnellate equivalenti di petrolio.

L’energia da biomasse in italia: potenziale inesploso e sfide ambientali
Secondo gli studi della Società di Ricerca sul Sistema Energetico Rse, grazie alle biomasse, nel 2021 l’Italia ha prodotto circa 4 TWh di elettricità e 86 TWh di energia termica all’anno.
Nonostante la superficie forestale sia in aumento negli ultimi anni, in Italia la produzione di energia elettrica e termica da biomassa è ancora poco sfruttata. Se la media dell’Italia raggiungesse quella europea, potremmo avere, considerando anche gli impianti di cogenerazione, una nuova potenza installabile di 1.900 megawatt e una produzione addizionale elettrica di 7,5 TWh e termica di 30 TWh.
Per essere veramente green, il prelievo di biomassa legnosa deve essere eseguito rispettando i criteri di sostenibilità ambientale, in maniera tale da non ridurre ma anzi aumentare la capacità delle foreste di assorbire anidride carbonica.
Energia del mare: sfruttare il potenziale degli oceani
L’energia del mare rappresenta una risorsa ancora in gran parte inesplorata, ma con un enorme potenziale per la produzione di energia pulita. Tecnologie come le centrali mareomotrici, che sfruttano le maree, e i generatori di energia ondosa offrono soluzioni innovative per sfruttare il potenziale energetico degli oceani. Questa forma di energia rinnovabile può contribuire in modo significativo alla diversificazione delle fonti energetiche e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
L’energia marina in Italia ha un potenziale significativo, ma è ancora in fase di sviluppo. Nel 2019, l’Italia ha investito circa 5 milioni di euro nell’energia marina, rendendo il paese il primo per spesa pubblica tra le nazioni mediterranee e il secondo a livello europeo.
Gli impianti di energia marina in Italia sono ancora pochi ma in miglioramento. Per esempio, nel 2015 è stato installato un impianto che raccoglie energia dalle onde al largo di Marina di Pisa. Questo impianto, realizzato dalla start-up 40South Energy, funziona 24 ore su 24 e raccoglie energia sufficiente per coprire il fabbisogno di 40 famiglie.

L’Italia: all’avanguardia nelle energie rinnovabili legate al mare, delle soluzioni chiave che possiedono un potenziale ancora da sfruttare
L’Italia, con quasi 8.000 km di coste, presenta punti molto favorevoli alla raccolta di energia, rendendo il nostro Paese un territorio perfetto per l’utilizzo di questa fonte rinnovabile. Le zone più promettenti per lo sfruttamento dell’energia marina sono lo Stretto di Messina e il mare al largo della Sardegna. Tuttavia, la maggior parte degli impianti di energia marina in Italia sono ancora in fase di sperimentazione. Enti di ricerca come ENEA, CNR e RSE stanno lavorando per sviluppare e sperimentare prototipi per la raccolta dell’energia dalle onde.
Nonostante le sfide, l’Italia è ben posizionata per diventare un leader nell’energia marina in futuro, grazie ai suoi investimenti e al suo potenziale geografico.
Fonti: www.enelgreenpower.com / www.ohga.it / www.rinnovabili.it
Immagine di copertina: Concetto basato sul fatto che le energie rinnovabili sono delle soluzioni chiave presenti attorno a noi