In anni recenti numerose start-up si sono poste l’ambizioso obiettivo di combattere l’effetto serra che impatta pesantemente sul nostro pianeta e sulle nostre vite. Il riscaldamento globale causato dall’inquinamento e dalle eccessive emissioni di CO2 nell’atmosfera rappresenta senza dubbio uno dei problemi cruciali della nostra epoca. Le nuove generazioni, particolarmente sensibili alla questione dell’effetto serra, si stanno quindi impegnando per trovare soluzioni innovative e all’avanguardia in grado di favorire la decarbonizzazione. D’altronde, l’Unione Europea si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Nell’ottobre 2022, l’osservatorio Zero Carbon Policy Agenda della School of Management del Politecnico di Milano ha individuato sei aree di intervento per favorire il processo di decarbonizzazione. Queste aree riguardano la produzione di energia rinnovabile, l’efficientamento energetico, l’adeguamento delle infrastrutture, lo sviluppo di comunità energetiche, la mobilità sostenibile e l’adozione dell’economia circolare. Sono dunque questi i settori principali in cui si muovono le start-up che si occupano di climate tech, o tecnologie del clima. Secondo le stime dell’International Panel on Climate Change (IPCC), le attuali tecnologie hanno il potenziale per ridurre di circa due terzi le emissioni globali di CO2. Ovviamente, per raggiungere l’ambizioso obiettivo della neutralità climatica sono necessarie nuove tecnologie e nuovi modelli di business. Ed è qui che il ruolo delle start-up impegnate nel climate tech assume un’importanza fondamentale per combattere su vari livelli l’effetto serra.
Il 16 novembre 2022 nasce ufficialmente Unruly Capital, un fondo di investimenti da 25 milioni di euro rivolto alle start-up impegnate appunto nel climate tech. Secondo le parole del fondatore, Stefano Bernardi, «Unruly si concentrerà su aziende importanti, con una forte missione e il desiderio di plasmare il mondo in meglio». Infatti, nel portfolio di Unruly figurano start-up attive in settori davvero strategici in un’ottica di decarbonizzazione, come quello agricolo e quello della Carbon Capture and Storage.
Unruly Capital e le start-up del climate tech nel settore agricolo
Un rapporto del già citato International Panel on Climate Change ha calcolato che il sistema alimentare globale contribuisce per il 25-30% delle emissioni di gas serra. Trovare e applicare strategie all’avanguardia in grado di mitigare l’impatto del settore agricolo è dunque di primaria importante in un’ottica di riduzione delle emissioni. E appunto a questo lavorano alcune delle start-up finanziate da Unruly Capital, come Alga Biosciences, Aquanzo e Inseco.
Alga Biosciences è una start-up che si propone di ridurre le emissioni agricole di metano utilizzando una delle risorse più scalabili del pianeta: le alghe. Il sito di Alga Biosciences spiega che l’obiettivo è trasformare l’industria agricola tramite l’eliminazione del metano prodotto dalla fermentazione enterica dei ruminanti. A questo scopo, la start-up ha messo a punto un additivo a base di alghe che è in grado di ridurre le emissioni fino al 97%.
Aquanzo invece è una start-up all’avanguardia nell’allevamento di proteine marine che possano soddisfare in modo sostenibile la domanda della crescente industria dell’acquacoltura. Sul sito di Aquanzo si legge: «Stiamo costruendo un processo in grado di produrre Zooplancton, il mangime naturale e perfetto per i pesci, in modo sostenibile sulla terraferma». In particolare, Aquanzo utilizza i sottoprodotti agricoli per adottare un approccio circolare alla coltivazione delle migliori proteine marine.
Inseco è una start-up sudafricana che utilizza gli insetti per convertire gli scarti alimentari e altri sottoprodotti organici di scarso valore in proteine, oli e fertilizzanti. «I nostri prodotti trovano numerose applicazioni nei mangimi per animali, negli alimenti per animali domestici, nella produzione di colture, nei cosmetici e nei prodotti farmaceutici. Utilizzando una tecnologia all’avanguardia, rispondiamo alla domanda di ingredienti sostenibili e di alta qualità per nutrire una popolazione mondiale in rapida crescita», riporta il sito.
Unruly Capital e le start-up della Carbon Capture and Storage contro l’effetto serra
Con l’espressione Carbon Capture and Storage si intende il processo di cattura e stoccaggio della CO2 proveniente da processi industriali o dalla combustione di fonti fossili per la produzione di energia elettrica. Le tecnologie attualmente disponibili per ridurre la quantità di CO2 nell’atmosfera sono costose e poco efficienti, perciò molte start-up sono alla ricerca di soluzioni innovative in questo settore. Tra le start-up finanziate da Unruly Capital vi sono Seabound, con base a Londra, e NeoCarbon, che ha il suo quartier generale a Berlino.
Seabound è un’impresa che opera in mare e costruisce attrezzature in grado di catturare la CO2 emessa dalle navi. I dispositivi messi a punto da questa start-up consentono di catturare fino al 95% delle emissioni di CO2 per nave. Un dato davvero impressionante, soprattutto se si considera che il traffico marittimo genera ogni anno oltre un miliardo di tonnellate di gas serra. Inoltre, il metodo di cattura del carbonio di Seabound consente ai professionisti di trattare l’anidride carbonica sulla terraferma, per produrre calcare o ossido di calcio.
Il punto di partenza della start-up tedesca NeoCarbon è invece la Direct Air Capture, vale a dire la cattura di CO₂ direttamente dall’aria. L’approccio di NeoCarbon è all’insegna della sostenibilità, perché per la Direct Air Capture prevede di utilizzare le torri di raffreddamento già presenti in tutta Europa. Ed è evidente che l’adattamento di infrastrutture esistenti senza intaccarne la funzione originaria ha vantaggi considerevoli in termini di costi e tempistiche. In un momento storico in cui bisogna agire, e in fretta, soluzioni di questo tipo sono sempre più auspicabili.
Fonti: www.som.polimi.it e mirror.xyz/stefanobernardi.eth
Immagine di copertina: Adobe Stock di AntonioDiaz