Il Ministero della Transizione Ecologica “sta proseguendo i propri lavori volti a favorire lo sviluppo di una nuova generazione di impianti offshore galleggianti, collocati al largo delle coste italiane e quindi privi, di fatto, di impatti paesaggistici. In particolare, si sta concludendo il primo giro di incontri bilaterali con le singole società e i gruppi di società proponenti”.
Sono arrivate al Ministero 64 manifestazioni di interesse, di cui 55 da parte di imprese e associazioni di imprese, 3 da parte di associazioni di tutela ambientale (WWF, Legambiente e Greenpeace) e 7 da altri soggetti (ANEV, Elettricità futura, CNA, CGIL, Università Politecnico di Torino, OWEMES – associazione di ricercatori, CIRSAM – Consorzio Internazionale per lo sviluppo e ricerca Adriatico e Mediterraneo).
Sono pervenuti una quarantina di progetti di impianti eolici offshore flottanti, prevalentemente posizionati al largo della Sicilia e della Sardegna (più di 20), in buona parte disposti lungo la costa Adriatica (più di 10) e i rimanenti distribuiti tra Ionio e Tirreno.