Domani 25 marzo 2023 ricorre l’appuntamento annuale con l’Ora della Terra, un evento globale promosso dal WWF che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo. Alle 20.30 di domani, dunque, in diverse parti del mondo si spegneranno per un’ora le luci di edifici e monumenti che aderiscono a questa iniziativa. La prima edizione dell’Ora della Terra, o Earth Hour, si è tenuta a Sydney, in Australia, il 31 marzo 2007 come gesto simbolico di sostegno all’ambiente. Nel corso degli anni, poi, questa manifestazione è diventata sempre più un potente promemoria sull’importanza di salvaguardare il nostro pianeta.

Questa mobilitazione internazionale, infatti, mira ad aumentare la consapevolezza di quanto possa essere forte l’impatto di un’azione condivisa per proteggere la nostra casa comune. Il sito del WWF spiega: «Earth Hour è un evento senza frontiere che unisce le persone per vincere la sfida climatica e celebrare la bellezza del nostro pianeta. Un invito a riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica». Il gesto simbolico di spegnere la luce per un’ora si traduce quindi in un impegno concreto volto a tutelare la natura per fronteggiare il cambiamento climatico.
In fondo, come ricorda sempre il WWF: «Ogni gesto di rispetto e tutela della natura è anche un contributo contro la crisi climatica e per il futuro delle persone. La transizione verso un futuro più sostenibile è un passo indispensabile per garantire un futuro di benessere per tutti, in cui le risorse naturali, l’energia e il cibo saranno un bene per tutti». Ed è proprio in quest’ottica che l’Ora della Terra 2023 vuole essere “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra.

L’Ora della Terra 2023 promuove una riconnessione con l’ambiente
In questo 2023 il messaggio scelto per promuovere l’Ora della Terra consiste in una semplice quanto efficace equazione: “-CO2 + Natura = Futuro”. L’incoraggiamento rivolto ai partecipanti è dunque di andare oltre l’azione simbolica dello spegnimento delle luci, per riconnettersi alla natura in tutte le sue forme. La riconnessione con l’ambiente, infatti, passa attraverso un gran numero di azioni volte a tutelare gli habitat e a invertire la perdita di biodiversità.
Kirsten Schuijt, direttrice generale del WWF internazionale, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni al proposito. «Quest’anno vogliamo che il maggior numero possibile di persone si senta ispirato e autorizzato a fare la propria parte, anche se piccola. Spegnendo le luci o abbandonando le abitudini e le distrazioni quotidiane e facendo qualcosa di positivo per il pianeta, possiamo trasformare una singola Ora della Terra in milioni di ore di azione, rendendo questa l’Ora della Terra più grande di sempre».

Chris Conner, vicepresidente per i media e gli affari esterni del WWF, ha aggiunto: «La natura ha bisogno di noi. Le persone hanno bisogno di noi. Il nostro clima ha bisogno di noi. L’Ora della Terra è un’opportunità per tutti noi di riunirci, non solo per celebrare tutto ciò che il nostro pianeta ci offre, ma anche per proteggerlo». E proteggere il nostro pianeta significa ridurre il consumo energetico, adottare stili di vita sostenibili e promuovere tecnologie che sfruttino le energie rinnovabili.
L’Ora della Terra è una preziosa occasione per approfondire la conoscenza del nostro pianeta, delle minacce che dobbiamo affrontare e di ciò che possiamo fare. Possiamo imparare di più sul nostro pianeta e aumentare la nostra consapevolezza sulle questioni ambientali, per poter ispirare altre persone a fare altrettanto. Perché, come ci rammenta il WWF: «Non è necessario essere Greta Thunberg o David Attenborough per ispirare gli altri ad agire».
Fonte: www.wwf.it
Immagine di copertina: Adobe Stock di Chinnapong