Con la crisi energetica, il Ministero della Transizione ecologica, ha sviluppato un piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, così articolato:
- abbassare la temperatura massima prevista per i termosifoni di un grado per le abitazioni e di due per le industrie e gli edifici artigianali;
- orario di accensione del riscaldamento nell’autunno-inverno 2022-2023 ridotto di 1 ora al giorno in tutte le zone climatiche d’Italia a eccezione della zona F (la più fredda) dove non ci saranno limitazioni per i termosifoni;
- rinvio di una o due settimane dell’accensione del riscaldamento e anticipo dello spegnimento dei termosifoni di 1 o 2 settimane, a seconda della zona climatica.
L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha rilasciato nel frattempo un elenco di buone norme per poter risparmiare e rispettare l’ambiente, anche d’inverno con il riscaldamento acceso.
La prima regola consigliata per evitare consumi eccessivi di gas, energia elettrica e acqua, è quella di eseguire periodicamente la manutenzione degli impianti, che ci permette anche di evitare anche una multa salata.
Gli impianti consumano e inquinano di meno se sono regolati correttamente, con i sensori a norma, sono puliti e non hanno incrostazioni di calcare, che possono causare problemi nell’erogazione idrica della caldaia.Fate attenzione perchè chi salta la manutenzione del proprio impianto può ricevere una sanzione che parte dai 500 euro.
Un altro consiglio è quello di tenere sotto controllo la temperatura di casa: 18 o 19 gradi sono sufficienti a garantire il comfort necessario in casa, consideriamo che per ogni grado in meno tenuto in casa si può risparmiare dal 5% al 10% dei consumi di combustibile. Una percentuale molto alta, considerando gli attuali costi in bolletta.
E’ necessario anche controllare le ore di accensione dei termosifoni. In case efficienti, dove non sono presenti spifferi e l’isolamento di porte e finestre è adeguato, non devono essere tenuti accesi giorno e notte. Il calore accumulato durante poche ore al giorno dovrebbe infatti bastare a mantenere la casa calda fino alla successiva accensione.
Attenzione anche al monte ore massimo consentito per legge. Si va da 14 ore giornaliere per gli impianti delle abitazioni che si trovano in montagna e nelle regioni del Nord, la zona E, fino alle 8 ore consentite per le fasce costiere e il Sud Italia, la zona B.
Un suggerimento economico ed ecologico per scaldare la casa e risparmiare in bolletta è quella di installare pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone, in molti casi basta semplicemente un foglio di carta stagnola o del materiale isolante.
Per evitare sprechi di calore e ottimizzare il riscaldamento della casa è utile, poi, chiudere porte e finestre appena scende la sera. Chiudere anche persiane e tapparelle, usare tende pesanti e, come già detto, evitare spifferi, aiuta a conservare il caldo nelle ore notturne ed evitare dispersioni verso l’esterno.
Chiudete anche le porte interne, tenendo isolati gli ambienti in cui si vive da quelli in cui dove magari non sono presenti i caloriferi, come corridoi e scale, o chiudere le valvole nelle stanze che non sono utilizzate.
Nel decalogo dell’Enea si legge un altro consiglio furbo per evitare di tenere accesi i riscaldamenti per troppe ore, cioè quello di evitare di posizionare ostacoli sopra o davanti ai termosifoni, come ad esempio tende, mobili e asciugabiancheria impediscono infatti al calore di propagarsi per tutto l’ambiente, rendendo il consumo di gas o carburante meno efficiente.
L’ultima regola per evitare sprechi e riscaldare in modo efficiente la casa è quella di installare delle valvole termostatiche che permettono di regolare il flusso di acqua calda nei termosifoni e impediscono di superare la temperatura impostata dalla centralina per il riscaldamento degli ambienti.
Nei condomini sono già obbligatorie per legge e quando sono in uso consentono di abbattere i consumi fino al 20%, e dunque pagare bollette meno care durante i mesi più rigidi.