La Cina potrebbe diventare la nuova super potenza nell’ambito delle energie rinnovabili, l’obiettivo è quello di installare 160 gigawatt di nuove fonti rinnovabili nel 2022, segnando un record nella nuova potenza installata.
Questo progetto è stato raccontato dalla rivista China Energy News, legata al Quotidiano del Popolo, l’organo del Partito comunista cinese, citando un rapporto del think tank China Electric Council (Cec), secondo il quale la potenza eolica nel 2022 crescerà in Cina di 50 GW, quella solare di 90 GW e quella idroelettrica di 20 GW.
Con una potenza termica installata di 30 GW e una nucleare pari a 2,3 GW, la quota di potenza installata complessiva dovrebbe arrivare al record di 230 GW.
Ma la Cina è un grande paese ricco di sfaccettature, se da una parte ha annunciato investimenti così importi, dall’altra si è confermata essere il Paese che fornisce l’apporto più consistente alle emissioni globali, anche a causa delle dimensioni stesse del suo territorio.
Calcolando su base procapite nel triennio dal 2017 al 2019 la Cina si trova ad avere un quantitativo di emissioni molto più contenute di quelle riferite dagli Stati Uniti e quasi in linea con quelle europee ma se quelle di questi due ultimi bacini geografici è una linea di consumo in parabola discendente, quella cinese va invece nell’altro senso.
Dalla sua parte la Cina detiene il primo posto nella classifica della produzione di pannelli solari, quasi il 50% delle auto elettriche vengono prodotte in territorio cinese e controlla una quota significativa di molti materiali che sono alla base della tecnologia di batteria.