La Giornata mondiale della biodiversità, che ricorre ogni anno il 22 maggio, è stata indetta dalle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla diversità biologica. Questa importante convenzione internazionale è stata adottata al Vertice sulla Terra di Rio de Janeiro nel 1992 e ratificata da 196 nazioni, tra cui l’Italia. Tra gli obiettivi principali di questo trattato ci sono la conservazione della biodiversità, l’uso sostenibile delle risorse e la giusta ripartizione dei benefici derivanti da queste. Nel corso degli anni, poi, sono stati perfezionati alcuni protocolli e piani strategici al fine di tutelare la biodiversità nel senso più ampio del termine.
La biodiversità, infatti, abbraccia non solo i milioni di organismi viventi che popolano il nostro pianeta, ma anche i geni che contengono e gli ecosistemi in cui vivono. Per questo motivo, la Convenzione sulla diversità biologica precisa che nel concetto di biodiversità rientrano tre tipologie di diversità: di specie, di ecosistema e genetica. In quest’ottica, tutelare la biodiversità significa preservare il numero, la varietà e la variabilità degli organismi viventi e dei loro sistemi ecologici. Tuttavia, se questi ultimi sono deteriorati o se sono a rischio, bisogna fare un passo ulteriore per tentare di ripristinarne la salute.

In quest’ottica, il tema scelto per la Giornata mondiale della biodiversità 2023 è «Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità». La pagina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) dedicata a questa giornata spiega i motivi che hanno portato a questa scelta. «L’obiettivo è stimolare in particolare alla riflessione pratica sui possibili scenari futuri facendo leva sul concetto di “ricostruzione”. Non basta salvaguardare e tutelare il patrimonio naturale degli ecosistemi, bisogna anche impegnarsi in una rigenerazione degli ambienti danneggiati o minacciati.»
Il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite per la Giornata mondiale della biodiversità 2023
In occasione della Giornata mondiale della biodiversità 2023 il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha rilasciato un importante messaggio. Ecco le sue parole.
«La Giornata mondiale della biodiversità ci fa riflettere sul nostro rapporto con i sistemi di supporto vitale dell’umanità. Dall’aria che respiriamo al cibo che mangiamo, dall’energia che utilizziamo alle medicine che ci curano, le nostre vite dipendono totalmente da ecosistemi sani. Eppure, le nostre azioni stanno devastando ogni angolo del pianeta. Un milione di specie è a rischio di estinzione, risultato del degrado dell’habitat, di un inquinamento in vertiginosa ascesa e di una crisi climatica sempre peggiore. Dobbiamo mettere fine a questa guerra contro la natura.

L’accordo quadro globale Kumming-Montreal per la tutela della biodiversità dello scorso anno ha segnato un passo importante, ma adesso occorre passare dalle parole ai fatti. Ciò significa garantire modelli di produzione e consumi sostenibili. Riorientare le sovvenzioni previste per attività che distruggono la natura verso soluzioni verdi. Riconoscere i diritti di popoli indigeni e comunità locali, che sono i custodi più forti della biodiversità del nostro mondo. E spingere governi e imprese a adottare un’azione più energica e rapida contro la perdita di biodiversità e la crisi climatica. Che la collaborazione tra governi, società civile e settore private possa dunque garantire un futuro sostenibile per tutti.»
Il messaggio di Guterres riecheggia nelle 22 azioni per la biodiversità che la Convenzione sulla diversità biologica ha predisposto per questo 22 maggio 2023. Come ha ricordato il segretario generale delle Nazioni Unite, solo la collaborazione tra le varie componenti della società può costruire un futuro sostenibile. E queste 22 azioni sono pensate appunto per coinvolgere i cittadini, le città e le imprese nella ricostruzione e nella rigenerazione dei sistemi ecologici.

22 azioni per celebrare questa importante giornata dedicata alla biodiversità nel 2023
22 azioni per i cittadini: i cittadini vengono invitati a ridurre la propria impronta ecologica attraverso scelte consapevoli, per esempio comprando prodotti che non danneggino la biodiversità o risparmiando energia. Tra le azioni promosse dalla Convenzione sulla diversità biologica ci sono il supporto alle imprese che adottano standard etici e la promozione dell’educazione ambientale. Inoltre, i cittadini possono operare attivamente per aiutare gli animali piccoli e grandi e prevenire la diffusione di malattie zoonotiche. Possono anche impegnarsi a piantare alberi, arbusti e piante che siano autoctoni, in modo da proteggere la flora e la fauna endemiche del territorio.
22 azioni per le città: le azioni pensate per le città partono dal presupposto che sia necessario integrare maggiormente la biodiversità nel tessuto urbano e sensibilizzare i cittadini sull’argomento. A tal fine le amministrazioni dovrebbero intraprendere azioni volte a migliorare la qualità delle aree verdi, incoraggiando uno stile di vita consapevole e salutare.

La promozione di una mobilità sostenibile, una gestione ecocompatibile dei rifiuti e la riduzione dell’inquinamento luminoso e acustico sono altrettanto fondamentali. Inoltre, è importante che le varie amministrazioni si impegnino in progetti condivisi, avvalendosi del supporto di organizzazioni ambientali e di esperti del settore.
22 azioni per le imprese: la Convenzione sulla diversità biologica incoraggia le imprese a adottare sistemi di gestione energetica sostenibili e a investire nella ricerca e nell’innovazione per la biodiversità. Le imprese possono fare molto per ridurre l’impatto sull’ambiente, per esempio scegliendo imballaggi ecocompatibili e materie prime provenienti da fornitori locali. È anche fondamentale che tutte le imprese si impegnino a effettuare stime precise delle emissioni di gas serra causate dai loro prodotti. Solo così, infatti, potranno stabilire quali cambiamenti apportare nella produzione per contribuire alla salvaguardia e al ripristino degli ecosistemi in cui operano.
Fonti: www.isprambiente.gov.it / unric.org
Immagine di copertina: Adobe Stock di volff