Attualmente il retrofit energetico edilizio è al centro di numerosi progetti volti a combattere le emissioni di gas serra tramite interventi di efficientamento degli edifici. Il retrofit energetico edilizio comprende infatti una serie di operazioni finalizzate a migliorare la qualità prestazionale di un edificio sotto il profilo energetico. Queste operazioni, che possono essere tecnologiche o gestionali, possono contribuire a una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e di altri gas serra. Inoltre, possono ridurre sensibilmente i consumi energetici di un edificio, avvalendosi anche di fonti energetiche rinnovabili come il solare termico, il fotovoltaico e la geotermia.
Gli interventi di retrofit energetico edilizio possono interessare sia l’involucro edilizio (isolamento termico, serramenti eccetera) sia gli impianti di illuminazione e climatizzazione. L’isolamento termico, per esempio, è essenziale per l’efficientamento energetico di un edificio, perché consente di ridurre le perdite di calore attraverso pareti, tetti e pavimenti. Altrettanto importante è l’aggiornamento dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata (HVAC), che garantisce un miglioramento del comfort abitativo e una notevole riduzione dei consumi.

Anche la sostituzione delle lampadine tradizionali con lampadine a LED ad alta efficienza energetica può contribuire a ridurre i consumi energetici di un edificio. Ulteriori sistemi di gestione dell’illuminazione, come sensori di movimento, programmi di controllo temporizzato e regolatori di intensità della luce, possono ottimizzare ulteriormente il dispendio energetico. A tutto ciò si affianca la possibilità di integrare fonti di energia rinnovabile negli edifici soggetti a retrofit energetico. A seconda delle caratteristiche dell’edificio, della sua ubicazione e delle normative locali, si possono installare pannelli fotovoltaici, turbine eoliche oppure prevedere l’utilizzo di biomassa.
Alcuni esempi di retrofit energetico edilizio tra efficientamento e conservazione
Gli interventi di retrofit energetico edilizio variano a seconda degli edifici coinvolti nelle operazioni di efficientamento. Un edificio residenziale, per esempio, ha esigenze differenti rispetto a un edificio commerciale o industriale, e un edificio storico necessita di un approccio a sé stante. Gli interventi su un edificio storico, infatti, devono essere ponderati e valutati con attenzione per non alterarne l’aspetto architettonico originale. Ciononostante, si possono effettuare operazioni di isolamento termico e acustico, come è stato fatto durante il restauro delle facciate della Torre Velasca a Milano.

La città metropolitana di Milano ha anche avviato un progetto denominato “Territori virtuosi”, finanziato da Regione Lombardia e dalla Fondazione Cariplo. Questo progetto ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e i consumi energetici di 142 edifici scolastici del capoluogo lombardo. La scelta degli edifici da sottoporre a efficientamento si è basata su fattori quali la presenza di impianti a gasolio da convertire o di impianti instabili e malfunzionanti. Inoltre, si sono preferiti edifici situati in zone periferiche della città e del territorio, allo scopo di rigenerare spazi a servizio di diverse comunità. Le operazioni di retrofit energetico per questi edifici comprendono tra le altre cose l’installazione di sistemi intelligenti di monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici.
Anche in Emilia-Romagna gli edifici scolastici sono i destinatari di importanti progetti di riqualificazione ed efficientamento energetico. L’anno scorso sono stati approvati 46 interventi sull’edilizia scolastica che hanno come obiettivo la messa in sicurezza, l’adeguamento degli impianti e la prevenzione antisismica. Per il finanziamento di queste operazioni si è previsto un investimento di 83 milioni di euro, provenienti dai fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Fonti: pnrr.istruzione.it / www.cittametropolitana.mi.it
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