IL WWF ha pubblicato una lista di consigli per una Pasqua più “green” e sostenibile che vanno dalla spesa consapevole fino alla scelta delle uova di Pasqua.
Quali decorazioni possiamo scegliere? Per decorare la casa possiamo riciclare materiali che abbiamo dimenticato in qualche cassetto con cui creare le nostre personali decorazioni: nastri, carta da pacchi, fiocchi e rami del giardino andranno benissimo.
Per i più avventurosi c’è la possibilità di dipingere delle uova utilizzando cibi e spezie: la curcuma per tingere di giallo, la paprika per l’arancione, le rape rosse per il fucsia, il caffè per il marrone, gli spinaci per il verde, il vino rosso per il viola. Una nota anche per albume e tuorlo: se le uova vengono svuotate per essere appese ai rami decorativi ne utilizzeremo l’interno per le nostre ricette.
Quali prodotti scegliere? La scelta migliore per il rispetto della natura è sempre quella di prediligere prodotti a chilometro zero, locali e di stagione che non aiuta solo l’economia locale ma anche l’ambiente. A tutto ciò si affianca l’importanza dal punto di vista nutrizionale: nel periodo di Pasqua, per esempio, sono un’ottima scelta gli asparagi (ricchi di vitamine e antiossidanti), così come agretti e fave.
A proposito di spesa, un’ulteriore indicazione è di scegliere i prodotti evitando imballaggi inutili e acquisti eccessivi e con lista alla mano per acquistare solo il necessario, ridurre gli sprechi e i viaggi verso il supermercato. E’ importante prestare molta attenzione alle date di scadenza, così da non acquistare cibi che deperiranno prima del loro effettivo utilizzo. E’ molto consigliato scegliere per il vostro menu di Pasqua prodotti sfusi e freschi, da frutta e verdura a latticini, passando per le uova.
Come scegliere in modo attento e sostenibile le nostre Uova di Pasqua? Scegliamo se possibile la certificazione biologica per il cioccolato o certificazioni che attestino il rispetto di criteri di sostenibilità ambientale e sociale.
E se abbiamo cucinato troppo? Congelare gli alimenti in freezer è un metodo comodo e semplice per evitare sprechi. Per congelare – ricorda il Wwf – utilizziamo quanto più possibile contenitori riutilizzabili (idonei al contatto con alimenti e all’uso nel freezer) invece di sacchetti, fogli e pellicole monouso. Ricordiamoci di appuntare la data e il contenuto dei nostri contenitori in modo da avere una visione delle scorte. Se ci sono troppi avanzi e il congelatore è pieno, possiamo riciclare una torta salata come la classica pasqualina, per esempio, che può essere tagliata a cubetti, riscaldata e riproposta come aperitivo durante il pranzo di Pasquetta.
Lo spreco alimentare rappresenta una perdita economica importante per le famiglie.Possiamo ridurre drasticamente questo dispendio imparando a riconoscere la differenza tra la data di scadenza ‘Consumare entro’, e quindi non oltre quella data, e la dicitura ‘Da consumare preferibilmente entro’, che indica che quel cibo sarà sicuro da consumare anche dopo la data che figura in etichetta.
Come smaltisco i rifiuti? Analizziamo insieme ciò che resta della colomba pasquale dopo la festa: la scatola esterna va conferita nella carta, il sacchetto interno in plastica trasparente nella plastica; mentre lo stampo di cottura, se ha residui di cibo ed è compostabile, va nell’organico, se ha residui di cibo e non è compostabile, va nell’indifferenziato. Nello stesso contenitore possiamo mettere anche le candele consumate, i gusci di cozze e vongole (a meno che nel proprio Comune non sia diversamente indicato), le carte lucide o argentate delle uova di Pasqua, i tovaglioli di carta colorati e i tappi di finto sughero di vini e spumanti.
I consigli del Wwf invitano tutti noi a ridurre il più possibile il consumo materiali usa e getta, proponendo alternative riutilizzabili (sono di moda per esempio i servizi da tavola spaiati), sia a incoraggiare l’acquisto di oggetti sfusi o con imballaggi ridotti, evitando l’overpackaging.
Una regola generale che vale per plastica, vetro e metalli è che si riciclano solo gli imballaggi, oggetti in plastica, vetro e metallo che non siano imballaggi vanno nell’indifferenziata.
Altra regola importante è quella di ‘ridurre il volume’ dei rifiuti, cioè schiacciare gli imballaggi prima di metterli nel bidone della differenziata. Per quanto riguarda le bottiglie, per esempio, va appiattita la superficie laterale piuttosto che schiacciarle dal tappo verso il fondo, questo per facilitare l’identificazione in fase di riciclo.
Buona Pasqua a tutti!