In inverno siamo ormai abituati ad avere case e uffici particolarmente caldi, ben al di sopra dei canonici 20 gradi. Non stupisce quindi la reazione di preoccupazione causata dal decreto salva energia che impone per questo inverno di abbassare il riscaldamento domestico a 19 °C. Patiremo freddo? Ci ammaleremo? Niente di tutto questo: secondo gli esperti non solo la nostra salute non corre rischi, ma addirittura ne trarremo giovamento, soprattutto se fino ad ora le nostre case sono state troppo riscaldate.
Il Decreto 6 ottobre 2022 ha portato all’introduzione di una serie di limitazioni sul riscaldamento, che dovranno essere attuate nel corso della stagione invernale. Di cosa si tratta? Si dovrà abbassare la temperatura di 1° centigrado e il totale giornaliero di accensione del riscaldamento sarà diminuito di un’ora al giorno, anche se sono comunque previste delle eccezioni.
In casa non bisogna avere troppo freddo, ma neppure troppo caldo. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la temperatura ideale in casa in inverno, per chi è in buona salute ed è ben vestito, è di 18 gradi.
La raccomandazione, sviluppata sulla base della letteratura scientifica inerente ai rischi sulla salute delle temperature troppo fredde in casa, si riferisce non soltanto a chi è in movimento, magari impegnato nei lavori domestici, ma anche a chi sta seduto, come chi lavora al computer o studia. 18 gradi è considerata anche la temperatura ideale per un buon sonno. Mantenere 19 gradi come vuole in decreto, quindi, sarebbe perfettamente in linea con le indicazioni fornite dagli esperti.
In caso ci fossero gli anziani e i malati cronici, invece, il consiglio è quello di tenere qualche grado in più rispetto ai 19 previsti. Con l’avanzare dell’età, infatti, il sistema di termoregolazione si deteriora: ecco perché molti anziani avvertono maggiormente il freddo. Quanti gradi in più esattamente non è specificato, ma secondo una tabella pubblicata sul sito del ministero della Salute, le condizioni microclimatiche ideali dei luoghi chiusi in inverno sono comunque quelle che non superano i 22 °C.
Se anche per i neonati non bisogna mai scendere sotto i 18 gradi, non bisogna neppure surriscaldare l’ambiente, soprattutto le stanze dove dormono. La temperatura dell’ambiente dove dorme un bambino non dovrebbe mai essere eccessivamente calda (andrebbe mantenuta tra i 18 e i 20 °C).
Vivere e lavorare con 19 gradi in casa, dunque, non è un problema e non pone rischi per la salute, ma ecco cosa si può fare per avere un maggiore comfort:
- Alzarsi dalla sedia a intervalli regolari e fare un po’ di movimento, sciogliendo le articolazioni e le dita di mani e piedi;
- Vestirsi con indumenti un po’ più pesanti: un maglione caldo e una coperta sulle ginocchia aiuteranno ad affrontare le giornate più rigide;
- Fare attenzione all’alimentazione, prediligendo cibi e bevande caldi, come zuppe e tisane. Anche questi aiuteranno a gestire il calo delle temperature;
- Usare umidificatori o posizionare dei contenitori d’acqua sopra ai termosifoni. Più che la temperatura, conta l’umidità dell’ambiente domestico che dovrebbe assestarsi tra il 50% e il 60%;
- Prestare particolare attenzione agli sbalzi termici che si verificano nel passaggio dall’interno all’esterno e viceversa.