Le app antispreco sono applicazioni mobili progettate per aiutare le persone a ridurre lo spreco di cibo e risorse e il conseguente impatto ambientale. Negli ultimi anni queste app sono diventate sempre più popolari, poiché è cresciuta notevolmente la sensibilizzazione sull’importanza della riduzione degli sprechi alimentari e delle risorse. Le app antispreco, infatti, sono in grado di creare una rete tra consumatori, esercenti commerciali e organizzazioni benefiche, in un’ottica di riduzione degli sprechi.
Grazie a queste app i rivenditori possono smaltire le sempre numerose eccedenze e ridurre così i costi dovuti allo smaltimento. Questo rappresenta un vantaggio importante anche per il consumatore finale, perché gli consente di acquistare molti prodotti a prezzi scontati. Inoltre, le eccedenze alimentari della piccola e grande distribuzione possono essere destinate a enti benefici che lo mettono a disposizione di chi ne ha più bisogno.

Esistono quindi numerose applicazioni antispreco che forniscono una gamma diversificata di servizi. Per esempio, app come “Too Good to Go” o “Last Minute Sotto Casa” permettono di acquistare cibo invenduto a prezzi ridotti. “Bring the Food” invece è pensata per consentire la donazione di cibo agli enti benefici e alle Onlus registrati sulla piattaforma. Applicazioni come “ThinkAbout” consentono di segnalare prodotti prossimi alla scadenza o con piccoli difetti, promuovendo così una spesa più responsabile e sostenibile.
Ci sono inoltre applicazioni che sono state sviluppate espressamente per sensibilizzare la popolazione sulla corretta conservazione degli alimenti al fine di contrastare gli sprechi alimentari. È questo il caso di “UBO”, un importante progetto che permette agli utenti di accedere a una vasta gamma di informazioni utili riguardo agli alimenti. Insomma, le app antispreco rappresentano davvero un passo positivo verso uno stile di vita più sostenibile e consapevole dell’ambiente. Vediamole nel dettaglio.
Acquistare sottocosto per ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale
L’app antispreco più diffusa al mondo è la già citata “Too Good to Go”, che è presente in Italia dal 2019. Nel nostro paese circa 8 milioni di persone hanno già scaricato l’applicazione e sulla piattaforma sono attivi quasi 22.000 negozi. Attraverso “Too Good to Go” il cibo in eccesso prodotto dalle aziende viene confezionato nelle cosiddette “surprise bag” e reso disponibile agli utenti a circa un terzo del prezzo originale. Questo approccio consente alle aziende di recuperare parte dei costi e offre ai consumatori l’opportunità di accedere a cibo di alta qualità a un incredibile rapporto qualità-prezzo.

“Last Minute Sotto Casa” è un’applicazione che si è distinta per il suo impegno nel creare un sistema antispreco efficiente per la grande e piccola distribuzione. Il sistema antispreco sviluppato da questa app presenta numerosi vantaggi per i supermercati, riducendo la quantità di prodotti invenduti e migliorando i margini di profitto. L’applicazione prevede anche l’invio automatico di offerte ai clienti attraverso volantini digitali, promuovendo quindi un approccio volto alla fidelizzazione degli utenti.
“Myfoody” è un’app antispreco nata in Italia con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare e risparmiare sulla spesa, promuovendo al contempo un consumo alimentare consapevole. Tramite questa applicazione i consumatori possono individuare i prodotti alimentari prossimi alla scadenza nei supermercati locali e acquistarli a prezzi scontati fino al 50%. In questo modo “Myfoody” rafforza la connessione tra i punti vendita e i consumatori finali, diffondendo la sua filosofia “zero waste”.

Le app antispreco aiutano il pianeta e le persone
Ridurre l’impatto ambientale e aiutare le altre persone è uno degli obiettivi dell’app antispreco “Bring the Food”. Questa applicazione è nata dalla collaborazione tra i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento e la Fondazione Banco Alimentare. Si rivolge alle aziende e alle associazioni no profit per ridurre lo spreco alimentare e fornire aiuto a coloro che ne hanno maggiormente bisogno. Infatti, all’app “Bring the Food” è possibile iscriversi come potenziale donatore di alimenti o come potenziale ente beneficiario.
L’app antispreco “Phenix” permette di acquistare a prezzi vantaggiosi i prodotti invenduti dei negozi e poi donarli ad associazioni di volontariato ed enti di beneficenza. “Phenix” aiuta le imprese e i negozi a gestire in modo efficace i loro stock, promuovendo le buone pratiche dell’economia circolare. Negli ultimi dieci anni, infatti, questa applicazione ha salvato dallo spreco 170 milioni di pasti e ha ridotto di 400.000 tonnellate le emissioni di CO2.

“UBO” è un’app antispreco particolarmente interessante, perché si propone di agire direttamente sulle cause che portano all’accumulo di eccedenze, cercando di prevenirle sin dall’inizio. Il progetto “UBO – Una Buona Occasione” è stato realizzato dalle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta e finanziato dal Ministero dello sviluppo economico. Il portale e l’applicazione dedicati vogliono offrire al consumatore un aiuto concreto che gli permetta di fare una spesa consapevole, intelligente e responsabile. A questo scopo mette a disposizione degli utenti diverse sezioni, come “Lista della spesa”, “Memo scadenze” e “Chiedi all’esperto”.
Fonte: www.nonsprecare.it
Immagine di copertina: Shutterstock di David MG